This pale, delicate Champagne is ballet slipper pink in color, with a lacy mousse and a pretty range of peach skin, ripe Gala apple, chalk, blood orange and pickled ginger layered with lively acidity.
Wine Spectator 2022
Inno alla vivace delicatezza del Pinot Nero, il Rosé Première Cuvée prende il nome dall’unica prima pressa che lo compone.
Una maggioranza di Pinot Noir e una percentuale segreta di Chardonnay. Il Pinot Nero viene assemblato nelle sue due forme: in Bianco (pressato rapidamente, dopo una rapida separazione del succo e delle bucce) e in Rosso (con una prolungata macerazione del succo sulle bucce). A questi si aggiungono i vini di riserva, 25 annate assemblate dal 1985 in proporzioni fino al 50%.
La maturazione in cantina è lunga, 3 anni sui lieviti seguiti da un minimo di 5 mesi dopo la sboccatura. Il dosaggio è Extra-Brut (meno di 6g/L), un vino molto puro.
ASSEMBLAGGIO
MAGGIORANZA DI PINOT NERO
PARTE SEGRETA DI CHARDONNAY
MATURAZIONE
3 ANNI SUI LIEVITI
5 MESI MINIMO DOPO LA SBOCCATURA
CONFEZIONE
75 CL
37,5 CL
150 CL
DEGUSTAZIONE
Colore rame dorato, leggermente lampone da giovane, che evolve verso il salmone con l’invecchiamento. La finezza del perlage è dovuta alla materia prima nobile, a una temperatura di cantina perfettamente controllata, fresca e costante e a un lungo affinamento in bottiglia.
AL NASO
I primi aromi sono di ribes rosso, frutti rossi leggermente acidi, che evolvono con l’aerazione verso la marasca, la fragola selvatica e la violetta. Un tocco di limone indica la presenza discreta dello Chardonnay. Con l’invecchiamento, gli aromi evolvono verso frutti neri come amarena, mora, fico…
IN BOCCA
Rivela una sensazione di frutta rossa matura colta in tutta la sua freschezza, confermando l’impressione olfattiva. Finale fresco e raffinato, molto elegante, abbastanza lungo in bocca senza essere pesante.
L'ABBINAMENTO PERFETTO
La Cuvée Rosé Première è l’abbinamento ideale per salumi italiani pregiati, sushi o insalata di frutti rossi e pollame
COCOTTE DI ARAGOSTA CON CASTAGNE E TARTUFO
di Joël Robuchon
Joël Robuchon ha scoperto gli champagne di Bruno Paillard nel 2000 e ha espresso le sue sensazioni ispirate da questa scoperta come segue:
“Questo Champagne, poco zuccherino molto equilibrato, è l’immagine di un personaggio esigente, un eccellente conoscitore del terroir e delle migliori annate. Mi sembra che io e lui condividiamo lo stesso senso del rigore e della perfezione”.
È così che Joël Robuchon ha lavorato per un decennio sull’armonia degli abbinamenti cibo-vino intorno agli Champagne della Maison.