UNA CUVÉE SINGOLARE
La cuvée N.P.U. – “Nec Plus Ultra” – nasce dal desiderio di produrre, a prescindere dai costi e dai vincoli, il più grande vino di Champagne. Per raggiungere questo obiettivo, sono state fatte le scelte più impegnative in ogni fase del suo sviluppo. Da questo folle sogno è nato lo Champagne dalla vinificazione più assoluta
Le uve selezionate per creare questa cuvée provengono esclusivamente da 7 dei Grands Cru più ricercati della regione di Champagne: Oger, Le Mesnil-sur-Oger, Chouilly, Cramant, Verzenay, Mailly-Champagne e Bouzy. La fermentazione è avvenuta in piccole botti di rovere vecchio in cui i vini hanno trascorso i primi 10 mesi.
Invecchiamento eccezionale: 10 anni in cantina e poi 2 anni di riposo dopo la sboccatura. Il dosaggio è molto basso, 3g/L, praticamente impercettibile.
ASSEMBLAGGIO
50% PINOT NOIR
50% CHARDONNAY
MATURAZIONE
10 ANNI SUI LIEVITI
2 ANNI DOPO LA SBOCCATURA
CONFEZIONE
75 cl
150 cl
Disgorged in April 2019 with three grams per liter dosage, Paillard’s 2008 Extra-Brut N.P.U. Nec Plus Ultra unwinds in the glass with notes of pear and citrus mingled with hazelnut, toasted bread, dried fruits and warm biscuits.
Medium to full-bodied, taut and chiseled, it’s concentrated and complex, its tightly wound mid-palate complemented by a pearly mousse and underpinned by chalky grip.
While it’s introverted today, this is a classic in the making that will show brilliantly with more age on cork, even if it will always remain a comparatively lean, acid-driven marathon runner of a Champagne.
Drink Date 2025 – 2040
Robert Parker Wine Advocate
ANNATE INSOLITE
Solo le annate che consideriamo grandi vedranno l’esistenza di un’annata N.P.U – Nec Plus Ultra -.
Finora ne sono state realizzate otto, con temperamenti diversi: il potente 1990, il generoso 1995, l’estroso 1996, il grande classico 1999, l’audace 2003 e il celebrato 2002, l’ampio 2004. Oggi vi viene offerto il 2008 in tutta la sua profondità. Ogni bottiglia è numerata e riporta la data di sboccatura sulla retroetichetta.
L'ANNATA 2008
Dopo un inverno piovoso e mite, senza alcun periodo di freddo marcato, la primavera è iniziata con alcune gelate molto localizzate. Il freddo è tornato a giugno, rallentando la fioritura. Per gran parte del periodo vegetativo, la scarsa insolazione ha prolungato questa sensazione di fresco. La temperatura, dalla primavera all’autunno, è stata comunque leggermente superiore alla media dei trent’anni precedenti.
La vendemmia è iniziata il 15 settembre con un clima secco e ventilato, mite di giorno e fresco di notte, che si è protratto per tre settimane. La maturazione delle uve è stata molto graduale, pur conservando una buona acidità. Il 2008 è quindi riconosciuto come una delle grandi annate della Champagne, per chi ha saputo aspettare.
DEGUSTAZIONE
ALL’OCCHIO
Giallo oro intenso e brillante, effervescenza fine e scintillante, che si estende in modo lento e costante.
AL NASO
Inizialmente sorprendenti aromi di frutta rossa molto fresca (ribes rosso/ lamponi/ mirtilli/ fragoline di bosco) mescolati a frutta a nocciolo (ciliegie) e scorza d’arancia candita. Gradualmente si sviluppano gli aromi di zenzero fresco e menta piperita, che evolvono verso un carattere leggermente affumicato, dove la polvere di cacao e la pasta di mele cotogne si mescolano alla freschezza del caprifoglio.
IN BOCCA
L’attacco è vivace grazie al basso dosaggio che rispetta l’autenticità del vino. Il naso si conferma con i primi sapori di agrumi, mandorle, pane tostato… ma anche gelatina di ribes rosso e frutti neri come ciliegia, fico o mora. Nella sua evoluzione, nella sua aerazione e riscaldamento, rivela sapori leggermente di prugna e pera. Il palato è ampio senza essere pesante, abbastanza lungo, con un finale molto pulito.
L'ABBINAMENTO PERFETTO
Come ogni grande vino bianco, la sua degustazione completa richiede una temperatura leggermente più fresca (8-10° all’inizio, poi si riscalderà gradualmente), l’uso di un bicchiere con un corpo abbastanza ampio e un bordo leggermente più stretto. Questo vino, che è indubbiamente impegnativo, si rivelerà solo lentamente.
In termini di abbinamento cibo-vino, N.P.U – Nec Plus Ultra 2008 richiede una tavolozza ampia: da una tartare di vitello leggermente affumicata a una quaglia con foie gras, da scampi alla griglia a un risotto allo zafferano con vongole…